Rent to buy? Affitto con riscatto? Vediamo degli esempi pratici!
Rent to buy? Affitto con riscatto? Vediamo degli esempi pratici!
Solo pochi anni fa il termine “rent to buy” (letteralmente affitta per acquistare) risultava totalmente nuovo e, come spesso accade, l’opinione pubblica si era spaccata tra chi lo vedeva come il salvatore della crisi immobiliare che investiva l’Italia in quel periodo e chi lo vedeva con la paura che le novità sempre generano.
A distanza di troppi anni, ora, la crisi ancora non è del tutto passata e c’è una maturità di informazioni tale per cui possiamo comprendere se il rent to buy sia effettivamente una soluzione valida.
Premettiamo che non esiste solo il rent to buy come formula “help to buy”, ma già molto prima del suo ingresso esistevano formule simili o ad esso comparabili. Ogni formula è adatta ad un caso specifico ed è su questo che io vorrei soffermarmi.
LEASING IMMOBILIARE
Il leasing immobiliare consiste in un’operazione di finanziamento che consente all’utilizzatore di ottenere l’utilizzo di un immobile e di acquistarne, al termine della durata prevista, la proprietà, grazie alla provvista messa a sua disposizione da un soggetto abilitato al credito (il concedente) dietro il pagamento di canoni periodici e del prezzo di riscatto. La differenza con il mutuo è che per questo viene messa a disposizione del richiedente una somma di denaro per l’acquisto dell’immobile; il mutuo viene garantito mediante ipoteca da iscrivere sull’immobile così acquistato; con il leasing immobiliare, invece, viene messo a disposizione del richiedente l’immobile, che l’utilizzatore potrà acquistare se intenderà avvalersi della facoltà di riscatto.
VENDITA CON RISERVA DI PROPRIETÀ
Con questa forma di vendita la proprietà del bene passa all’acquirente al pagamento dell’ultima rata del prezzo.
AFFITTO CON RISCATTO
L’affitto con riscatto è una maniera di rateizzare, in tutto o in parte, il prezzo della casa.
RENT TO BUY
Il rent to buy è un programma preparatorio all’acquisto, che dà al potenziale acquirente il tempo di allinearsi ai parametri richiesti dalle banche per la concessione di un mutuo. Ovvero, aspiranti acquirenti che non riescono ad accedere ad un mutuo nell’immediato, con il pagamento dell’affitto con questa formula, possono creare uno storico di versamenti che rassicuri la banca sulla propria affidabilità come pagatore.
La quota pagata mensilmente sarà quindi divisa tra quota affitto e quota acquisto. Entro il termine stabilito dal contratto, l’affittuario avrà la facoltà di acquistare la casa, ma non l’obbligo. Se deciderà di acquistare l’immobile, dalla cifra pattuita verranno scontate le sole quote acquisto pagate, mentre le quote affitto saranno “perse” come in un qualsiasi contratto di affitto. Se egli, viceversa, deciderà di non acquistare avrà diritto alla restituzione delle quote acquisto che non potranno essere trattenute dal venditore.
Ora alla luce di quanto spiegato, avrete sicuramente moltissimi dubbi da chiarire. Posso consigliarvi alcune delle fonti che io consulto spesso. Prima di tutto vi è il documento sul leasing immobiliare del Notariato che potete scaricare in pdf cliccando il link seguente Guida al Leasing Immobiliare
Poi consiglio un’ottima guida sul rent to buy, sempre del notariato che potete scaricare al seguente link Guida al Rent to Buy Questo è davvero ben fatto e se non vi chiarirà tutti i dubbi sul rent to buy, sicuramente ne attenuerà molti!
Il notaio Vanina Gatti ha tenuto una conferenza in merito presso la sede di Verbania della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, potete trovare la slide del suo corso al seguente link Rent to Buy Conferenze Notaio Gatti 2016
Per qualsiasi informazione circa il processo di acquisto di una casa in Italia, scrivetemi a info@ortalloggi.com, io sarò felice di rispondere alle vostre domande.
Infine vi consiglio di leggere il mio articolo Le 10 cose da sapere assolutamente sul Rent to Buy
Alice – www.ortalloggi.com
Ecco alcuni articoli che possono esservi utili in merito: