Quali sono i contratti di affitto che si possono fare?
Quali sono i contratti di affitto che si possono fare?
Iniziamo con un po’ di dottrina! Il termine che comunemente utilizziamo di “affitti” è più corretto sostituirlo con “locazioni”. Sono entrambi termini simili, ma si parla di affitto solo nel caso di beni produttivi.
Quindi quando si parla di case, noi parliamo di contratti di locazione.
Ho voluto aprire questa brevissima parentesi per spiegare il perchè parleremo di locazioni, ma nel titolo ho mantenuto la parola “affitto” per farmi capire anche da chi ignorava fino ad ora questa differenza.
CONTRATTO A CANONE LIBERO
Le parti del contratto (Locatore e Conduttore) stabiliscono liberamente il canone, senza alcun vincolo, mentre la durata è fissata in 4 anni, rinnovabile di altri 4 anni (salvo particolari casi tassativamente previsti dalla legge).
CONTRATTO A CANONE CONCORDATO
Il corrispettivo è stabilito in accordi territoriali stipulati tra le organizzazioni degli inquilini e quelle dei proprietari. Il canone è inferiore ai correnti prezzi di mercato. Per rendere comunque appetibile questo tipo di contratto, il Legislatore, ha deciso di concedere dei vantaggi fiscali sia al Locatore che al Conduttore (reddito Irpef, imposta di registro, Imu solo nei Comuni che hanno deliberato di favorire tale forma contrattuale). La durata della locazione è di 3 anni più 2 di rinnovo automatico (o 3 previa intesa), tranne in casi particolari. Questa tipologia speciale di contratto valida solo per le zone territoriali che hanno preventivamente deliberato il canone. Nel caso di locazione di appartamenti ad Orta o paesi limitrofi, questa tipologia non può trovare applicazione.
CONTRATTO TRANSITORIO
La durata può essere da 1 a 18 mesi, specificando in contratto il reale motivo dell’occupazione della casa. L’intenzione è quella di voler soddisfare reali esigenze di transitorietà del Locatore oppure del Conduttore, infatti non è possibile prevedere il rinnovo, che costituirebbe un chiaro riconoscimento del venir meno dell’esigenza di transitorietà che ha giustificato la stipula del contratto. Il canone è concordato (con uno scarto del 20% rispetto al 3+2) per i territori che lo prevedono, mentre è libero negli altri casi.
CONTRATTO TURISTICO
È una tipologia di contratto che, generalmente, intendiamo minore di 30 giorni. Non è precisamente individuato dalla legislazione in merito di contratti di locazione, ma può essere legalmente contratto. Sono validi anche in forma esclusivamente verbale, ma si consiglia sempre di metterlo per iscritto. Il contratto di locazione turistica non devono essere registrati se la durata è inferiore ai 30 giorni.
Ma come si registra un contratto di locazione?
Il contratto di locazione può essere registrato:
- Utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia, modalità obbligatoria per gli agenti immobiliari e i possessori di almeno 10 immobili (sia terreni che case), facoltativa per tutti gli altri contribuenti, purché abilitati ai servizi telematici.
- Richiedendo la registrazione in ufficio; in questo caso è necessario recarsi presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate e compilare il modello RLI. Potrete trovare la guida su come compilare un modello RLI al seguente link Modello RLI
- Incaricando un intermediario abilitato o un delegato.
Vi esorto a tenere presente che la giurisprudenza italiana subisce spesso modificazioni, anche sostanziali. Per questo motivo è sempre meglio chiedere informazioni aggiornate, potete contattarci al numero 0322.911707 oppure tramite l’indirizzo mail info@ortalloggi.com
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